mercoledì 30 dicembre 2009

Piove, governo ladro.

Ho i nervi che mi si portano in gloria da ben tre giorni, perché non smette più di piovere.
Non è che piova poi tantissimo, è più che altro una pioggerellina del cazzo, incessante ed insistente. E non smette mai.
Non mi concede manco un minuto di pausa per andare all'alimentari a prendere la merenda durante la pausa.
Inutile dirlo, ho i capelli che sono un casino... Cerco di andarmene in giro a testa alta sapendo di somigliare a Joey Ramone.

Ho pure un certo mal di stomaco. E una mandibola incastrata. E un occhio che mi pizzica. Che somma di dolori.

Mi sono svegliata con una piacevole (??) sorpresa, stamattina. Avevo deciso di spolverare per ben due motivi:
1. mia madre mi stava scassando oltre ogni dire;
2. un altro po' e sarebbe diventato l'habitat ideale per le pantegane.

Insomma, mi avvicino alla bacheca di legno appesa al muro, quella dove da ragazzina ho sistemato tutte le sorprese dell'ovetto kinder e che ho lasciato al suo posto più per pigrizia che per altro, e che ti trovo?
Nell'abitacolo (??) occupato dalla tartallegra col telefono (ma senza telefono, perché andò perso durante una rissa alle elementari) c'era tipo uno schifo nido di insetto. Un non so che color grigio scuro, con un foro grosso come una moneta da cinque centesimi (l'entrata?).
Io ho una paura fottuta di ogni insetto o essere simile. Ragni, farfalle, maggiolini, lucciole, Spiderman.
E allora non posso fare a meno di domandarmi che cazzo di nido sia quello. Non mi risulta che i ragni (che sono in pole position tra le mie fobie, esattamente tra quella per le malattie e quella per i germi, che possono sembrare la stessa fobia ma non lo sono) usino deporre le uova in luoghi del genere.

Ma, soprattutto, non posso fare a meno di domandarmi cosa cazzo si pulisca mia madre tutto il giorno. Ha sempre il piumino in mano, sta sempre a lustrare and lucidare and disinfettare, e poi non mi ispeziona mai la bacheca delle tartallegre?

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